UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari

IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 21° giornata:

Il Buono: la provincia.

Viva il piccolo bacino d’utenza. L’ultima giornata di campionato ha sancito l’importanza delle piccole squadre e di quei club che, pur vivendo un momento difficile, danno tutto per onorare il torneo. Complimenti al Cesena che lotta fino all’ultimo minuto frenando la corazzata Juve nella corsa scudetto. I romagnoli non guardano al budget ed altre risorse e in campo vanno come assatanati. La squadra di Di Carlo lotta, corre fa tramare i campioni in carica. Analogo discorso va fatto per il Chievo: la piccola squadra di quartiere piega la Samp regina del mercato di gennaio e lanciata verso la zona Europa. Benissimo anche l’Empoli di mister Arrigo Sarri. I toscani contro il Milan mostrano gioco, entusiasmo e corsa quello che un tempo apparteneva ai rossoneri. Infine impossibile non citare il Parma. I giallo – blu senza soldi e con un punto interrogativo come futuro con tanto orgoglio inchiodano sullo 0-0 la Roma. Questa è la grande bellezza del calcio, il resto solo parole e neanche belle da sentire.

Il cattivo: Babacar

“Sono a Firenze da 8 anni mi sento a casa e voglio rimanere”. Babacar, 21 anni, finisce così la partita contro il Sassuolo. Una dichiarazione d’amore quella del senegalese che si sposa con la doppietta e gli assist mostrati durante i 90’. Il ragazzo, alla sua terza stagione di A, sembra essere esploso definitivamente: 7 reti e 2 assist in 16 presenze e 5 punti portati alla Fiorentina. Un bel biglietto da visita per un giocatore forte fisicamente e tecnicamente dotato. Un tipo tosto che non ha paura di battagliare con Gomez, Gilardino e compagni. Un tipo da blindare subito.

Il Brutto: la Roma

Vasco Rossi cantava c’è qualcosa che non va, ma alla Roma, in questo momento, c’è più di una cosa che non va e il pareggio interno con il Parma, ultimo in classifica, fa suonare più di un allarme. Ultima vittoria in casa il 30 di novembre quando i giallorossi si imposero sull’Inter per 4-2, poi all’Olimpico è calato il buio. 5 partite 5 pareggi e per ben tre volte la Roma è andato sotto nel primo tempo ( Sassuolo, Lazio e Empoli). Numeri preoccupanti che viaggiano di pari passo con la carenza di gioco. La squadra sembra non avere più idee e spesso si affida alle giocate dei singoli che in questo momento non stanno benissimo. L’intensità mostrata nella passata stagione è un lontano ricordo e inoltre la solidità difensiva è sparita. Un quadro che fa salire sul banco degli imputati anche il tecnico Garcia che al momento non sembra trovare la soluzione per far ripartire la macchina giallorossa.