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UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari
Il telecronista Mediaset analizza l’ultima giornata di campionato soffermandosi sui tre momenti più salienti…
IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”,dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 14° giornata:
Il Buono: Sassuolo e Empoli
Questa settimana il buono della Serie A lo dividiamo in parti uguali tra Sassuolo ed Empoli. Il campionato italiano non sta vivendo un bel momento, mancano i campioni, le idee e spesso anche il gioco. In questo quadro, non certo esaltante, ci sono due squadre che nell’ultima giornata, e non solo, hanno provato ad invertire questo trend regalando al campionato italiano un po’ di speranza. Nell’ultimo turno Sassuolo ed Empoli hanno affrontato squadre più ricche di campioni e di soldi e hanno sorpreso tutti per organizzazione e qualità di calcio. Pressing alto, velocità, schemi su palla inattiva e tanta voglia di fare, unita alla presenza in campo di giocatori italiani e di giovani molto promettenti. Il risultato due pareggi e tanta, tantissima difficoltà per Roma e Napoli. Un bel segnale dalle due piccole società di Serie A, che dopo 14 giornate hanno 34 punti, 4 in meno delle due milanesi. La rinascita del calcio italiano passa attraverso la provincia, di questo già se ne è accorto il CT Conte che segue con molta attenzione giocatori come Rugani, Acerbi, Berardi e Zaza. Strutture sportive adeguate, giovani e organizzazione di gioco più coraggiosa sono gli ingredienti giusti per far riprendere il nostro calcio. Complimenti a Di Francesco e Sarri.
Il Brutto: Zeman
“Se fossi stato tra il pubblico avrei fischiato anche io la squadra perché i tifosi aspettano da cinque mesi una vittoria.” Zeman non è soddisfatto del suo Cagliari e lo dice apertamente, capisce i tifosi ma il brutto è che la squadra non capisce il tecnico. I rosso-blu contro il Chievo non si sono mossi in modo zemaniano, iniziative singole, poca velocità, zero verticalizzazioni tutto quello che il boemo non vuole. Una situazione che, a dire il vero, in queste 14 giornate si è vista più volte. Il presidente Giulini conferma Zeman convinto che con lui si possa uscire dalla crisi, ma gli 11 punti in classifica e la vittoria che manca dal 25 ottobre alimenta giustificati dubbi. Il gioco non arriva, i risultati non ci sono e Zemanlandia sembra essere un lontano ricordo, forse il tempo del parco giochi è passato….
Il Cattivo: Genoa
Questo Genoa non è solo fortunato, ma anche cattivo. La squadra di Gasperini oltre a giocare un calcio piacevole e organizzato è anche terribilmente determinata. I rosso- blu, spinti anche da un pubblico fantastico, non mollano mai in campo e la loro voglia contagia i tifosi e investe gli avversari che spesso vanno in difficoltà. 21 punti nelle ultime 9 partite, 0 gol subiti nelle ultime due gare e 11 punti in casa sono un ottimo biglietto da visita. Una squadra che può vantare elementi importati come Perin, Kucka, Perotti e Matri, insieme ad un leader che, come ha sottolineato Gasperini, è il vero valore aggiunto di questa squadra: Il gioco. Un mix che ha proiettato il Genoa al terzo posto, il campionato è lungo ma sognare non è vietato.
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