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UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari
IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”,dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato
IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”,dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 15° giornata:
Il buono : Sinisa Mihajlovic
“Il risultato non mi interessa quanto la prestazione, se avessimo giocato da Samp e perso sarei contento. Oggi non mi sono piaciuti i primi trenta minuti di gara dopo abbiamo cambiato atteggiamento”. A fine partita queste le parole di Sinisa Mihajlovic che commenta così il pareggio della Samp contro i campioni d’Italia della Juventus. A qualcuno, anzi alla stragrande maggioranza, queste parole suonano come strane e non corrispondenti alla realtà, per tutti il risultato è la spiegazione di ogni cosa soprattutto nel calcio italiano, dove la prestazione viene vista e analizzata in funzione del punteggio finale, insomma se vinci va tutto bene poi come è arrivata la vittoria poco importa. Un modo di pensare che potrebbe essere visto come una delle cause di difficoltà del nostro calcio. Spesso, anzi direi sempre, si parla solo della mancanza di qualità come uno dei fattori principali per spiegare la crisi del football italiano, trascurando la qualità del gioco e per capire che forse stiamo sbagliando basta vedere qualche partita di un qualsiasi campionato europeo dove molte squadre praticano un calcio più proposito e con maggiore intensità fisica, altro problema che sarebbe il caso di affrontare. Ma rimanendo al discorso iniziale della prestazione, ben vengono le parole di un tecnico che a fine partita sottolinea il gioco, anche perché Sinisa con questa idea si trova al terzo del campionato senza disporre di altissimi campioni. Come dire a calcio si può giocare anche con una qualità leggermente inferiore, l’importante è avere qualche idea…
Il Cattivo: Belotti
Questa settimana è Andrea Belotti il cattivo di turno. Il ragazzo cresciuto nell’Albinoleffe e lanciato da Mondonico, che nel 2011 lo paragonò a Bonisegna e Vialli, ha colpito e lo ha fatto in maniere pesante. Palermo – Sassuolo era ormai in dirittura d’arrivo mancava qualche granello di clessidra alla fine e il risultato, dopo una partita divertente, sembrava direzionato verso l’uno a uno finale. Al 90esimo il tecnico rosanero Iachini prova la mossa della disperazione e decide di mandare il campo Belotti, il ragazzo corre dentro l’area di rigore, riceve palla da Vasquez e in diagonale, al 93esimo, batte Pomini 2-1 regalando la vittoria al Palermo. Il “Gallo” Belotti, che non segnava dalla 4 giornata doppietta al Napoli, torna ad alzare la cresta e a far volare il Palermo che adesso è a -5 dal terzo posto. Un colpo che fa esplodere il Barbera e fa sprofondare i tifosi del Sassuolo che dopo 8 risultati utili consecutivi si fermano al canto del gallo.
Il Brutto : Koulibaly
Il Napoli perde con il Milan 2-0 e nella sconfitta la prestazione di Koulibaly è bruttissima. Il francese è apparso disattento, superficiale e sempre in ritardo. Una serata da dimenticare con errori inenarrabili. Menez prima e Bonaventura dopo lo hanno demolito facendolo apparire un difensore al di sotto del normale. Un brutto colpo per lui e per Benitez che in panchina assisteva al crollo del suo guardiano migliore con uno sguardo incredulo e allibito. Una metamorfosi quella del difensore francese inspiegabile. Contro la Roma al San Paolo fu il migliore in campo e la sua prestazione richiamo alla mente un altro difensore francese e campione del mondo Lliam Thuram. Ma quello visto contro il Milan è sembrato tutto meno che un difensore tanto da far pensare di chiedere scusa a Thuram per il paragone. Troppo brutto per essere vero e allora auguriamo al difensore ex Genk di riscattarsi già dalla prossima giornata e tornare ad essere almeno Koulibaly.
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