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UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari
Il telecronista Mediaset analizza l’ultima giornata di campionato soffermandosi sui tre momenti più salienti…
IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 21° giornata:
“C’è un grande prato verde dove nascono speranze che si chiamano ragazzi…”. Dal prato verde di Cagliari è venuta fuori una bella speranza per la Roma e se il buongiorno si vede dal mattino DANIELE VERDE è più che una speranza. Il ragazzo di Napoli classe 96, alla sua terza presenza in Serie A e alla prima da titolare, ha rubato l’occhio e soprattutto con la sua freschezza ha rianimato una Roma sull’orlo di una crisi. Schierato a sorpresa da Garcia dal primo minuto Verde, sia sinistra che destra, ha dato continui strappi, ha velocizzato la manovra e poi si è preso anche le responsabilità di un veterano . Due tiri nello specchio, 7 cross, 2 sponde, 3 occasioni create e soprattutto 2 assist, il primo per il gol di Ljajic racchiude tutto: una giocata figlia della tecnica e di un pizzico d’istinto tipica di chi crede nelle proprie capacità. Questa volta, a differenza di Palermo, al ragazzotto non sono tremate le gambe, questa volta a tremare è stata la difesa del Cagliari che in più di un’occasione ha faticato a contenere l’esterno giallorosso. Una prestazione importante quella di Verde che gli ha portato in dote tanti complimenti e la palma di migliore in campo. Adesso fioccano i paragoni che nel calcio non mancano mai e a volte per i giovani sono più un male che un bene, allora è meglio volare basso e dire solo che a Cagliari si accesa una luce verde che ha portato fuori da tunnel la Roma e ha dato una speranza al calcio italiano.
Il Cattivo: Icardi
Litiga con i tifosi, segna e non esulta. Questo è MAURO ICARDI, un tipo tosto che comunque la faccia c’è la mette sempre, uno che non nasconde mai il suo modo di essere, uno che se ne frega dei giudizi, tanto lui risponde con i fatti. Il bomber nerazzurro contro il Palermo non è stato molto presente nella manovra interista, ma poi nel momento importante ha colpito e affondato i siciliani. I rosanero sotto di un gol hanno cercato di spaventare l’Inter con il gioiellino Dybala facendo tremare San Siro e allora a quel punto è uscito fuori Icardi. L’argentino ha toccato due palloni e per due volte ha gonfiato la rete. Una doppietta e Palermo a casa, una doppietta e zero esultanza. Maurito ha voluto rispondere così a chi sette giorni fa lo ha contestato dopo la sconfitta con il Sassuolo. La pace non è arrivata ma i gol si. Icardi: il cattivo – ribelle ha colpito ancora.
Il Brutto: Il Parma
3 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 Coppe delle Coppe, 2 Coppa Uefa, 1 Supercoppa Uefa. Vittorie e momenti magici di una squadra che ha segnato un momento importante del calcio italiano. Basti pensare che il Parma è stata l’ultimo club nostrano a vincere la Coppa Uefa (attuale Europa League). Quei momenti sono ormai un lontano ricordo e nel calcio questo può anche accadere fa parte dello sport. Attualmente quello che fa male non è vedere il Parma sconfitto in casa dal Chievo e ultimo in classifica, ma la triste situazione societaria che da mesi va in scena sotto gli occhi di tutti. Quattro presidenti cambiati dall’inizio della stagione e tanti interrogativi. Adesso è la volta di Giampietro Manenti che promette di pagare tutti i debiti e salvare il Parma dal fallimento. Nessuno mette in dubbio la parola del nuovo patron, però è anche vero che dopo quello che è successo nei mesi scorsi un po’ di scetticismo è giustificato. Detto ciò alcune domande andrebbero poste anche a chi governa il calcio italiano: E’ possibile che nessuno conosceva la situazione del Parma all’inizio del campionato? Inoltre tutti questi debiti escono fuori solo oggi? Un contesto che lascia aperti tanti ma tanti dubbi, in ballo non c’è solo il futuro di una squadra, che merita comunque rispetto, ma anche la credibilità del nostro calcio. Invece delle polemiche arbitrali, e delle tante frasi prive di senso che abbiamo sentito in questo periodo, sarebbe stato meglio affrontare e risolvere il problema del Parma per dare una maggiore regolarità al campionato.
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