Var in Europa? La risposta di Michele Uva: “L’Uefa non è contraria ma il percorso è molto complesso”

MICHELE UVA VAR UEFA – I contestati episodi arbitrali di Roma-Liverpool si strascinano dietro ancora una lunga scia di polemiche. Al temine del match il presidente della Roma Pallotta e il direttore sportivo Monchi sono stati i primi ad invocare l’introduzione del Var anche nelle competizione europee. Sull’argomento sono intervenuti anche il presidente del Coni Malagò e il capo dell’Aia Nicchi, ribadendo la necessità di introdurre la tecnologia anche nelle competizioni Uefa. A difesa della decisione della Uefa di non utilizzare il Var in campo internazionale è intervenuto – attraverso Il Messaggero – il vicepresidente Uefa Michele Uva, spiegando tutte le difficoltà che comporta l’applicazione dello strumento tecnologico: “La Federazione italiana è stata all’avanguardia a introdurre il Var, la Fifa ha deciso di accelerare portandolo ai Mondiali. L’Uefa non è contraria, pensa che sia un percorso di non ritorno. I tempi non saranno però brevi. Le partite sono tantissime, 5.000 tra tutte le coppe, ci vorrebbero troppi arbitri e dovrebbero provenire solo dai Paesi che lo usano. È un percorso complesso che richiederà anche investimenti in tecnologie”.