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Venturin: “Dispiace per Cataldi. Se Biglia va via, è una grossa perdita. Sarà l’anno di Milinkovic”
GIORGIO VENTURIN LAZIO – Ecco le parole dell’ex centrocampista biancoceleste…
GIORGIO VENTURIN LAZIO – Giorgio Venturin, ex centrocampista, ha giocato con la maglia della Lazio dal 1994 al 1995 e dal 1996 al 1999. Ha totalizzato 80 presenze con i biancocelesti vincendo una Coppa Italia, una supercoppa italiana e una Coppa delle Coppe. Il classe 1968 è intervenuto a Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air, queste le sue principali dichiarazioni riportate dalla nostra Redazione.
Cosa ne pensi della questione Cataldi? Credi sia giusto che le strade con la Lazio si dividano
– “Dispiace per la situazione, Cataldi è un prodotto del vivaio e lo avevo seguito ai tempi dell’under-21, era un punto di riferimento per la squadra di Di Biagio. Penso che il ragazzo abbia trovato grosse difficoltà non trovando molto spazio per giocare, tuttavia andare a Genova è stata una scelta sbagliata, approdando in una squadra allo sbando. È un ragazzo giovane, classe 1994, con margini di miglioramento, e non so quanto gli faccia bene per la sua carriera il trasferimento a Benevento.”
Biglia sembra prossimo all’addio. Quanto perderà la Lazio con la partenza dell’argentino? Chi potrebbe sostituirlo degnamente?
– “Se Biglia dovesse andare via sarebbe una grande perdita, è il classico giocatore determinante a centrocampo, molto preciso e con le idee chiare, che nel momento più alto della sua carriera ha però deciso di voler provare l’esperienza di giocare in un grande club.”
Se dovessero partire anche Keita e De Vrij per Inzaghi sarebbe una brutta gatta da pelare, l’allenatore avrà pensato a questa eventualità e che contraccolpo potrebbe subire la Lazio?
– “Se tutti e tre andassero via per la squadra sarebbe una brutta botta difficile da riassorbire, non ho idea se Inzaghi abbia parlato con la società di questa possibilità, ma l’organico senza di loro si indebolirebbe sicuramente e di parecchio.”
Sarà l’anno di Milinkovic-Savic, della sua consacrazione definitiva?
– “Direi di sì, lui è stato uno dei più grandi colpi degli ultimi anni, è ancora molto giovane ed è un predestinato, a livello tecnico si deve ancora formare visto che può ricoprire più zone del campo, è un giocatore di grande prospettiva su cui bisogna puntare forte e costruirci la squadra attorno. Negli ultimi due anni è cresciuto davvero tanto a differenza proprio di Cataldi che all’inizio sembrava l’erede di Biglia.”
Parolo comincia ad avere qualche acciacco dovuto all’età e già in questi primi giorni di ritiro è apparso in difficoltà. Di Gennaro può essere una valida alternativa?
– “Di Gennaro è un buonissimo giocatore ma non so se possa essere un ripiego all’altezza di Parolo che da diversi anni è nel giro della nazionale, speriamo si possa riprendere il prima possibile in vista della Supercoppa, in ogni caso aspetterei a etichettarlo come bollito”
Un’ultima domanda sul passato: secondo te se nel gennaio 1999 non fossi partito la Lazio avrebbe vinto lo scudetto? Per quale motivo non sei rimasto?
– “Assolutamente sì! In realtà all’epoca ricevetti una proposta indecente dall’Atletico Madrid e non me la sono sentita di dire no alla possibilità di giocare in un campionato straniero, col senno di poi probabilmente non me ne sarei mai andato e avrei potuto dare un grosso contributo alla causa biancoceleste.”
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