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VENTURIN: “La conferma di REJA è la scelta giusta, ma in difesa bisogna intervenire”

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NOTIZIE SS LAZIO- Questa sera allo stadio ‘Da Luz’ di Lisbona andrà in scena il derby di Madrid che deciderà la storia e la finale di Champions League 2014. A pochi minuti dal fischio d’inizio Giorgio VENTURIN, ex biancoceleste per cinque stagioni, ha condiviso le sue impressioni ai microfoni di ‘Radiosei’. “Avendolo giocato, posso dire che il derby di Madrid è sempre una partita da non perdere, qualcosa di particolare. Diciamo che non c’è una rivalità come tra laziali e romanisti ma è comunque sempre una gara molto sentita. Il Real ha sempre avuto una storia più gloriosa, ma anche l’Atletico è una grandissima società. Si parla di ‘miracolo Atletico’ ma non credo che per Simeone si debba parlare di miracolo. È semplicemente un bravo allenatore che ha saputo far competere i Colchoneros alla pari di Real e Barcellona. Hanno lavorato bene ma hanno anche dei giocatori forti e un grande gruppo. È tutto un mix di componenti che hanno permesso al Cholo di fare una squadra molto competitivabasti pensare anche all’Europa League che hanno vinto nel 2012. L’ultima striscia importante di successi risaliva al ’95 quando hanno vinto Campionato e Coppa del Re”. Tornando al biancoceleste, gli occhi e il cuore sono ancora a quel 12 maggio storico. È stata una serata davvero emozionante. 60 mila anime biancocelesti allo stadio non si vedevano da tanto tempo. Sono venuti anche moltissimi bambini e famiglie, davvero molto bello. Il più affaticato? No, li ho visti tutti bene (ride, ndr). Mi ha fatto piacere rivedere Sinisa, Mancio che non credevo venisse. Hanno aderito in tanti e chi non è venuto è perché aveva impegni improrogabili come lo stesso Simeone”. Una serata che ha fatto da contraltare a un clima tuttaltro che sereno e gioioso che è quello in cui versa il presente della Lazio. “È una situazione non facile. Presumo che un passo avanti debba farlo anche la società, anche se non conosco bene le motivazioni del distacco. Una figura intermediaria con i tifosi? Non so se qualche vecchio biancoceleste potrebbe far bene alla causa, ma ripeto, se ognuno rimane sulle proprie posizioni difficilmente cambierà qualcosa”. Ora tutta l’attenzione è tutta sul mercato. “È vero che i giocatori sono quelli che fanno la differenza andando in campo, ma una società deve basarsi sulle direttive dell’allenatoreCredo che prima occorra attendere la conferma o meno dell’allenatore. Tutto dipenderà quindi dai programmi della società. Personalmente credo che Reja abbia lavorato bene, pertanto se si vuole andare sul sicuro riconfermare il tecnico goriziano credo sia la scelta migliore. Dipenderà però dal tipo di programmazione che si vorrà impostare. Se si parte da un modulo calcistico stabilito bisognerà confrontarsi con l’allenatore e poi decidere che tipo di giocatore andare a comprare. La conferma di Klose dà molte garanzie in attacco, a patto che il tedesco stia bene. Mentre è nel reparto arretrato che bisogna  intervenire con l’acquisto di un grande difensore, visto che non so quanti resteranno della difesa attuale”.

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