APPROFONDIMENTI
La Lazio si ferma a Verona e non riesce a scacciare i suoi demoni
VERONA LAZIO – Nella città di Romeo e Giulietta è andata in scena Verona – Lazio, gara che fortunatamente non ha avuto un finale drammatico degno di una tragedia di Shakespeare. Sì perché ancora una volta i biancocelesti, dopo essere andati a riposo con una situazione di vantaggio, hanno staccato la spina nel secondo tempo, subendo il gol del pareggio e tremando sul palo preso da Lazovic appena due minuti dopo.
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Verona Lazio, l’approfondimento
“Ed è come una voce che io ho dentro sin da fanciullo; la quale, ogni volta che mi si fa sentire, sempre mi dissuade da qualcosa che sto per compiere”. Questa è la definizione che Socrate dà del “daimon” all’interno dell’Apologia scritta da Platone. Per la Lazio questo demone sembra chiamarsi mentalità, o forse è meglio dire continuità. Sta di fatto che sono ben 17 i punti persi dalla squadra di Sarri da situazione di vantaggio in questo campionato, di cui ben 14 contro formazioni che non si trovano nelle prime sette posizioni in classifica. Troppi per una squadra che ambisce ad un posto in Champions League.
Il demone della Lazio si chiama continuità
Nelle scorse settimane il tecnico biancoceleste è stato spesso interrogato su questi blackout improvvisi che sembrano spesso colpire i suoi ragazzi dopo l’intervallo, non riuscendo a darsi una spiegazione plausibile. Contro le big la sua sembra essere una squadra completamente diversa rispetto a quella vista stasera e in molte altre occasioni, due facce estremamente diverse della stessa medaglia.
Passare nel giro di un mese da prestazioni opache come quelle contro Lecce ed Empoli, a quella brillante contro il Milan, per poi tornare a deludere come nel match di stasera è impensabile e urge trovare una soluzione il più presto possibile. Il campionato è lungo e la Lazio si trova ancora al quarto posto, ma per mantenerlo fino a fine stagione servirà scacciare quella voce che ci dissuade da ciò che stiamo per compiere, servirà sconfiggere questo demone.
Christian Gugliotta
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