VLADO chiede i danni e un’inchiesta

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Petkovic è rimasto in silenzio, ma secondo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”, impugnerà il licenziamento deciso dalla Lazio in sede sportiva e citerà Lotito per il danno d’immagine. Al suo legale, Paco d’Onofrio, ha affidato la reazione. “Impugneremo il licenziamento nelle sedi opportune, perché lo riteniamo ingiusto e illegittimo. Il comunicato della Lazio è singolare perché non reca indicazione delle norme che sarebbero state violate e non si tratta di una nostra interpretazione, tanto che anche Renzo Uliveri ha espresso solidarietà a Petkovic dicendo che il mister non aveva violato alcuna norma” ha spiegato D’Onofrio a Sky Sport 24. “Nessuna norma vieta a un allenatore di prendere accordi con altri quando è in scadenza, mettiamoci anche che Petkovic non ha sancito accordi con una concorrente della Lazio, bensì con una nazionale”. D’Onofrio chiede un’inchiesta federale. “Saremo costretti ad adire alle vie legali per ristabilire verità e giustizia e per il risarcimento dei danni all’immagine dell’allenatore. Vedremo se sarà il caso d’interpellare gli organi federali, perché esprimano un giudizio sull’intera economia della vicenda che presenta elementi di anomalia che meritano approfondimento e accertamento“. Giunge poi la replica dell’avvocato della società: “Ci sono degli aspetti di normative federali che riguardano la possibilità dei tecnici di stipulare contratti con altri club in pendenza di rapporto di lavoro. E queste normative sono state violate. Ora si può sostenere che la norma riguarda un club e non una nazionale, ma è del tutto opinabile. Quello che ha determinato il licenziamento è stato il fatto che Petkovic e i suoi collaboratori, una volta emerse le voci di trattative con la Svizzera, davanti alla richiesta sia della stampa che del presidente hanno negato l’esistenza di queste trattative. Questo è un comportamento che ha violato il principio della fiducia. Così entriamo nellle normative che riguardano l’elemento fiduciario nel rapporto di lavoro, quindi lo Statuto dei lavoratori. Abbiamo una doppia violazione, sia di carattere federale che giuslavoristico“.