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VULPIS: “LOTITO? Chi produce calcio deve far divertire chi va allo stadio. Rimarrà nella storia come il presidente meno amato dai tifosi”
Il noto giornalista ed economista ha sottolineato: “Bisogna capire quanto durerà la contestazione, perché se sono 2-3 partite Lotito fa l’ingrugnato e poi gli passa, ma se continua a lungo va presa seriamente in considerazione”…
NOTIZIE SS LAZIO – Marcel Vulpis, direttore di Sporteconomy, è intervenuto ai microfoni di Qlub Radio FM 89.3 a Roma e nel Lazio per parlare di piano stadi e della situazione che si vive in casa LAZIO. Ecco le sue parole:
Parliamo di economia legata ad uno degli asset strategici dell’Italia, il calcio italiano è ben lontano dai canoni medi dei più grandi club europei. Ad influire pesantemente, oltre alle strutture vetuste di parecchi impianti da gioco, anche il caro prezzi, che allontana la gente dagli stadi. Come valuta tutto questo?
“Per la qualità ed il livello obsoleto degli stadi, dovrebbero essere i presidenti a pagare i tifosi e non i tifosi a pagare i biglietti. Basta girare per vedere quanto sono brutti e vecchi gli stadi italiani, sono inadatti ad ospitare uno spettacolo come il calcio. Erano vecchi già nel ‘90, figuriamoci oggi. Il sistema italiano non è mai stato capace di rigenerarsi. Tutto è stato finalizzato all’acquisto dei calciatori, mai c’è stato un intervento strutturale per creare un asset che fosse la casa dei tifosi. Il calcio dovrebbe far divertire chi lo va a vedere. Il tifoso dovrebbe essere felice, nonostante la spesa. Dovrebbe poter portare i figli allo stadio, mangiare bene, essere in sicurezza e magari poter parcheggiare senza problemi. Al momento non è realizzabile niente di tutto ciò”.
Qual è la differenza tra il progetto della Roma e quello della Lazio? E’ d’accordo con la politica di Lotito?
“Lotito è entrato nel 2004 nella Lazio, non sapendo neanche lui come sarebbe andata a finire. Ha preso il club quasi fallito, lo era tecnicamente, e se non avesse fatto degli interventi la Lazio faceva la fine del Bari. Ma ci sono anche le note dolenti. Chi produce calcio deve far divertire chi va allo stadio. E’ chiaro che se lui gestisce il club come un amministratore di condominio, con i conti apposto ma senza investimenti, è tutto molto bello, ma rimarrà nella storia come il presidente meno amato dai tifosi. Ma siccome comanda lui non gli interessa nulla, non credo si coinvolga nel fatto che lo stadio non è pieno. Bisogna capire quanto durerà la contestazione, perché se sono 2-3 partite Lotito fa l’ingrugnato e poi gli passa, ma se continua a lungo va presa seriamente in considerazione”.
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