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Zaccagni, il primo errore non si scorda mai: contro il Napoli sbaglia per la prima volta dal dischetto

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Zaccagni sbaglia il rigore contro il Napoli, Coppa Italia 2025

ZACCAGNI ERRORE RIGORE- “Mattia non aver paura di tirare un calcio di rigore…”. Abbiamo leggermente modificato la nota canzone di Francesco De Gregori per commentare, se mai ce ne fosse bisogno, l’errore di Mattia Zaccagni dal dischetto contro il Napoli. L’occasione è l’ottavo di finale della Coppa Italia 2025 contro il Napoli di Antonio Conte, l’evento qualcosa di quasi impensabile. L'”Arciere” sbaglia il rigore, prima volta nella sua carriera. Un evento che ha quasi spiazzato i tifosi per la costanza dimostrata dal giocatore dagli undici metri fino ad oggi, così come gli appassionati di scommesse sportive che non vedevano l’ora di sfruttare al meglio l’Admiralbet: codice esclusivo valido anche per le scommesse dal vivo.

Zaccagni e l’ errore dal dischetto : statistiche da aggiornare, niente da cambiare

Succede. Sembra banale commentare in questo modo il primo errore su rigore di Mattia Zaccagni in carriera. E a chi replica che l’esterno della Lazio ne ha tirati troppo pochi per avere una statistica significativa, rispondiamo che poco importa. Perché la freddezza dal dischetto non si perde e, siamo sicuri, Zaccagni potrà tornare presto ad aggiornare la sua lista di successi.

I rigori calciati dall'”Arciere” in carriera, prima del Napoli, erano 7. Con 7 reti. Di questi 7, 5 erano stati tirati con la maglia della Lazio, dimostrando una freddezza glaciale e non facendosi mai ipnotizzare dal portiere di turno. Se c’è una delle caratteristiche di Mattia, infatti, è quella di saper calciare mettendo il pallone esattamente dove vuole lui, come se fosse telecomandato. Lo sa la Prima Squadra della Capitale, lo sa anche la Nazionale.

“Non è da questi particolari che si giudica un giocatore”. Ha ragione, ancora una volta, Francesco De Gregori. E, se un giocatore “Si giudica dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia” allora, caro Zaccagni, puoi stare tranquillo. Nessuna delle caratteristiche citate ti mancano. La 10 della Lazio, la fascia di capitano al braccio e l’amore incondizionato dei tifosi te lo dimostrano ogni partita. In attesa di rivederti, deciso e sicuro, su quel dischetto tondo che, per te, tornerà a significare esultanza.

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Martino Cardani

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