INTERVISTE
Zarate: “Alla Lazio ero un idolo, non dovevo andare via”
ZARATE LAZIO – Mauro Zarate ha rappresentato tanto per molti tifosi della Lazio. In un periodo in cui la squadra biancoceleste non brillava, l’argentino è arrivato come un fulmine a ciel sereno regalando sprazzi di grande calcio. A Roma è rimasto 4 stagioni, dal 2008 al 2012, ma il suo addio non è stato ben metabolizzato da alcuni tifosi. Per altri invece è stato un amore durato un anno, il primo, in cui fece faville, per poi spegnersi inesorabilmente. L’attaccante ora al Boca Juniors ha parlato al Clarin del suo passato laziale.
Gli anni alla Lazio
“Mi sono pentito di aver lasciato la Lazio. Così come mi sono pentito di aver mollato con West Ham e Fiorentina. L’errore più grande è stato andare via da Roma come idolo. Dopo quello sbaglio, in Inghilterra sono tornato a giocare su buoni livelli. Ho deciso però di lasciare perché non mi piaceva la posizione in cui mi facevano giocare in campo. La gente mi amava moltissimo.”
Il ritorno in Italia
“Sono andato alla Fiorentina, mi sono guadagnato un posto da titolare e ho giocato su buoni livelli. Poco dopo mia moglie Naty si è ammalata e l’allenatore non mi ha compreso (Paulo Sosa, ndr). Mi sono bloccato senza riuscire a far fronte alla situazione. Sapevo che il tecnico sarebbe andato via da lì a 3 mesi, ma non ho resistito. Ho mollato anche se non volevo.”
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