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Zeman l’antistress: «Io mi diverto, allenerei fino a ottanta anni»

RASSEGNA STAMPA – IL MESSAGGERO – Il tecnico del Pescara parla a tutto tondo

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Zeman l’antistress: «Io mi diverto, allenerei fino a ottanta anni»

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RASSEGNA STAMPA – IL MESSAGGERO – Chissà, forse anche Delio Rossi era stressato e, mollando un ceffone a Lijaic, ha scaricato tutte le sue tensioni. La squalifica come cura terapeutica per riprendersi, per rilassare la mente e tornare meno destabilizzato di prima. Chissà. Uomini stressati, ecco l’ultimo prodotto certo del sistema calcio. C’è Guardiola che si è stancato di vincere e, per questo, decide di darsi per un anno al golf, al relax godendosi gli onori dei titoli e la straripante popolarità. Per un anno non dovrà punzecchiarsi con Mourinho, che nello stressare gli avversari è davvero uno special one, con Ibrahimovic o con tutti coloro che in questi anni lo hanno temuto e invidiato. C’è, poi, lo stress che pervade il corpo e diventa – per dirla alla Franco Baldini – «consunzione fisica».[…]

Evidentemente anche certi problemi psicofisici possono essere trasmessi, e ci sono allenatori che non ne sono particolarmente immuni. Ma c’è pure la teoria che ormai questa malattia della mente sia diventata una moda. Non può essere, questo, il caso di Guidolin che, dopo la seconda impresa consecutiva, quella di portare la «piccola» Udinese al preliminare di Champions League, annuncia: «Sono stanco, non so se ce la farò a ripetere una stagione così, con cinquanta partite».

[…]  Ecco Zdenek Zeman ad esempio, 65 anni compiuti sabato scorso: «Capisco che il calcio possa anche essere fonte di stress. In alcune piazze ci sono pressioni. Io però non sono stressato. Il calcio sotto questo aspetto non mi ha mai dato problemi. Io alleno anche perché mi diverto. Se fosse per me continuerei ad allenare fino ad ottanta anni, ma lo so che non sarebbe possibile e non me lo permetterebbero».

C’è anche Edy Reja, che di anni ne ha 67 e viene pure da stagioni pesanti come quelle vissute a Napoli, Catania, Vicenza tanto per fare alcuni esempi, eppure continuerebbe a fare questo mestiere con la stessa voglia di sempre. Una voglia che non manca ad Andrea Stramaccioni, giovane d’età ma «vecchio» perché non la pensa come Luis Enrique e Guardiola. «Spero di essere stressato e vincente come loro». C’è tempo, nemmeno tanto.

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