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ZOFF: “La LAZIO ha le potenzialità per fare qualcosa di buono. LOTITO? Esposizione esagerata, ma con i tifosi…”
E’ stato tante cose per il calcio italiano e per la Lazio. Con i biancocelesti allenatore e presidente, Dino Zoff è intervenuto per parlare di calcio a 360 gradi…
NOTIZIE SS LAZIO – E’ stato tante cose per il calcio italiano e per la LAZIO. Con i biancocelesti allenatore e presidente, Dino ZOFF è intervenuto sulle colonne del portale ‘giovaniinrete’ per parlare di calcio a 360 gradi, ma anche del momento dei capitolini di PIOLI. Ecco le parole dell’ex portiere della Nazionale azzurra.
Conte è l’uomo giusto per questa Nazionale?
“Credo di si, perché ha fatto benissimo alla Juventus vincendo 3 campionati e giocando bene, dando quindi un gioco alla squadra. Penso proprio che sia l’uomo più adatto. La gara contro il Malta? I punti sono importanti, d’altra parte non puoi permetterti di perderli col Malta in casa. Però la prestazione è stata così così. Capisco che è difficile giocare con squadre così piccole, la classifica va bene così. E’ vero, qualcosa di più si poteva fare ma non bisogna essere drammatici”.
Quest’estate, oltre all’arrivo di Conte in azzurro, c’è stato un cambio al vertice della FIGC con Tavecchio. Secondo lei come ha operato fino ad ora? Ricordiamo che, tra le sue iniziative, vi è l’eliminazione della sanzione che prevede la squalifica del campo in caso di cori discriminatori.
“Beh, fino ad ora non ha fatto ancora nulla a parte le considerazioni sulla squalifica delle curve, sulla quale, secondo me, bisogna vedere la gravità delle proteste. Certo, se parliamo di razzismo territoriale mi sembra una cosa ridicola eccedere e quindi, giustamente, non può essere punibile una curva. Se si va oltre, allora è da vedere”.
Sono scoppiate delle polemiche sulla figura di Claudio Lotito. Cosa ne pensa del suo ruolo? Durante il suo periodo da CT le è mai successa una cosa simile?
“Adesso non ricordo, certamente l’esposizione di Lotito mi è sembrata un po’ esagerata come d’altra parte il suo essere. Ai nostri tempi arrivava il presidente e basta. Può anche darsi che ci sia stato un consigliere, ma non così presente. Se è successo, è passato totalmente inosservato”.
Critica quindi questa presa di posizione di Lotito?
“No no, assolutamente. Non mi permetto di criticare, ognuno fa quello che si sente. Non mi interessa molto a dir la verità, è una questione che non mi riguarda”.
Un giudizio su quello che è successo tra Serbia e Albania. E’ d’accordo sul fatto che politica e calcio debbano essere due realtà separate?
“Indubbiamente, anche se lì la situazione è ancora più critica rispetto ad altre realtà e trovare i mezzi per provocare una o l’altra parte non mi sembra la strada migliore per giungere ad una soluzione”.
I giocatori stessi si sono resi protagonisti di brutti gesti di violenza…
“Credo che i giocatori non siano stati i veri protagonisti di quanto è successo, qualcuno voleva tirar giù quella bandiera, gli altri non erano d’accordo ed è successo ciò che abbiamo visto. L’errore è stato permettere al drone di sorvolare indisturbato il campo di gioco, una cosa inammissibile. Bisognava bloccare tutto prima”.
Cosa ne pensa invece dell’Under 21 che ha strappato una bella qualificazione agli Europei di categoria contro la Slovacchia? Giocatori come Belotti, Bernardeschi e altri ne fanno la migliore selezione Under 21 dopo quella di Totti, Nesta e Buffon degli anni 90?
“Staremo a vedere. Non credo che si possa ancora fare un paragone del genere, anche perché questa Under 21 ha superato il turno arrangiandosi in qualche modo e con alcune difficoltà. E’ prematuro considerarla migliore di quella nazionale degli anni 90”.
Forse qualche giocatore potrebbe essere una buona prospettiva per la Nazionale di Antonio Conte?
“E’ logico che chi ha qualità in Under 21 possa arrivare alla Nazionale di Conte, in passato ne abbiamo visti di esempi. Mi auguro che possa accadere anche questa volta”.
Parlando del campionato italiano, ci sono state molte polemiche su Juventus-Roma e non si è parlato praticamente d’altro per tutta la settimana. Secondo lei, quando riusciremo in Italia a lasciarci alle spalle le polemiche e apprezzare il bel gioco, la prestazione dei singoli o la giocata che fa la differenza?
“E’ una costante del calcio italiano purtroppo, siamo noi che non ci accontentiamo mai, la vediamo tutti in modo diverso e quindi le polemiche sono naturali per come ci comportiamo. E’ vero, dovremmo concentrarci più sul calcio in sé che sul tutto il resto”.
Riusciremo mai ad uscire da questa situazione?
“La vedo dura. Siamo un popolo difficile sotto questo aspetto, ne siamo consapevoli tutti”.
Secondo lei, l’arbitro Rocchi ha commesso errori o si è comportato bene? Come ha gestito la partita?
“Vorrei aggiungere una cosa a tutto ciò che si è detto e scritto sull’arbitraggio di Rocchi: secondo il regolamento, solo il capitano di una squadra può chiedere spiegazioni all’arbitro. Il direttore di gara non può essere aggredito da 7/8 giocatori per ogni fischio. Credo che il regolamento dovrebbe essere rivisto in questo senso. Per quanto riguarda l’arbitraggio della gara non voglio entrare nel merito, preferisco rimanere super partes”.
Si è anche parlato molto di moviola in campo, se metterla o non metterla. Secondo lei può aiutare gli arbitri o è un problema in più?
“Beh non saprei, io ho visto tante moviole ultimamente, uno dice bianco ed un altro dice nero. Poi dovremmo vedere i tempi in cui adoperarla senza interrompere i giochi. Mi fido meno degli uomini che della moviola, nel senso che a me va bene l’arbitro. La moviola si potrebbe usare in certi casi, ma non andremmo comunque d’accordo sulle decisioni che verrebbero prese”.
Forse con i giudici di porta ci sono troppi arbitri in campo? Cosa ne pensa?
“No, anzi. Da quel lato lì credo che abbiamo fatto molto bene, non ci sono stati particolari problemi l’anno scorso, quindi possono dare il loro contributo per il regolare e corretto svolgimento del gioco”.
Rimanendo su Juventus-Roma, quale delle squadre pensa che possa fare meglio in Champions?
“Sono due ottime squadre con potenzialità notevoli, possono far bene entrambe e andare avanti in Coppa dei Campioni. Me lo auguro per il calcio italiano”.
Forse la Roma ha un girone leggermente più complicato rispetto alla Juventus, almeno sulla carta...
“Si questo è vero, però non sempre nei gironi complicati si viene eliminati facilmente. E’ tutto da vedere, la Roma ha tutto per fare bene e strappare la qualificazione alla fase successiva”.
E in Europa League? Qual è, secondo lei, la squadra italiana che può arrivare fino in fondo?
“Si è visto poco ancora, una partita sola non è sufficiente per tirare le somme. Poi ci sono tantissime squadre, è una competizione lunga e difficile. Ma credo comunque che tutte le italiane possono dire la loro per una finale di Europa League”.
Tornando invece alla Serie A, crede che Roma e Juventus siano le uniche candidate alla vittoria del campionato?
“In questo momento, anche se è prematuro, sembrano indubbiamente le più quotate per lo scudetto. Vedremo se i risultati lo confermeranno o se verranno fuori altre squadre”.
Escludendo queste due, chi sarà secondo lei la sorpresa del campionato? Si parla di Inter, che ha rivoluzionato la squadra, di Milan, che ha cambiato allenatore, di una Lazio in crescita. Quale può essere secondo lei l’outsider?
“Beh, sono tutte lì, ci sono anche il Napoli e la Fiorentina che non abbiamo citato. Sono tutte squadre che hanno le potenzialità per fare qualcosa di buono senza dubbio, vedremo nelle prossime giornate di campionato cosa accadrà. C’è ancora tempo”.
Approfondendo il discorso Lazio, lei è stato sia allenatore che presidente del club. Come giudica dall’esterno il rapporto, non proprio idilliaco, tra Lotito e i tifosi?
“Non essendo più dentro al mondo del calcio, non voglio trovare ragioni né per una né per l’altra parte. Vedo però che le cose si stanno aggiustando piano piano, sono fiducioso. E di questo ne giova anche la squadra”.
Lei, ormai da anni, è fuori dal mondo del pallone. Ha mai pensato di ritornare a ricoprire qualche ruolo in futuro?
“Io ormai sono fuori da un po’ di anni e mi va bene così. Ho fatto il mio tempo e l’ho fatto bene direi, quindi per adesso sto bene così”.
E se qualcuno dovesse chiamarla?
“Se arrivasse, dovrò giudicarla. In questi anni non mi è giunta alcuna offerta di lavoro, ma chissà, valuterò qualora accadesse. La mia porta non è chiusa definitivamente”.
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