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ZOFF: “Se io fossi l’allenatore punterei su tutti e tre i fronti. Il prossimo derby sarà fondamentale”

L’ex presidente e allenatore parla anche di HERNANES: “Hernanes ha delle grandi qualità, anche se non è mai stato continuo. Ieri ha fornito una prova discreta”…

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(getty images)

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NOTIZIE SS LAZIO – Intervenuto sulle frequenze di Radio Sei, l’ex presidente e allenatore della LAZIO Dino ZOFF ha toccato tutti i temi di maggior interesse in casa biancoceleste:

Italia-Brasile, sembrava una gara persa,  poi c’è stata la reazione…
“Prandelli ha una squadra valida. Anche in svantaggio, ha reagito e , secondo me, meritava di vincere perché il Brasile non ha fatto tantissimo, ha giocato in maniera disordinata sia a metà campo che in difesa. Probabilmente il merito di questo disordine è stato di un’Italia molto grintosa e determinata”.

Quanto speravate nel successo storico della sua di Nazionale contro il Brasile?
“La convinzione c’era, ma le difficolta erano logiche… Noi dovevamo solo vincere, loro avevano due risultati, erano una grande squadra quindi conoscevamo le difficoltà. C’era quella convinzione di potercela fare che poi si è tradotta in campo nel risultato”.

E’ un Brasile che sta ricominciando un nuovo ciclo, la preoccupa?
“Ora ci sarà la Confederation Cup, ma devo dire che non è molto importante, è soprattutto utile a saggiare i campi brasiliani in vista dei mondiali. Il Brasile può sicuramente scegliere tra molti calciatori, Scolari è stato molto accorto, anche in fase difensiva, ma l’Italia gli ha messo sicuramente qualche tarlo. Ha degli attaccanti straordinari, ma per il resto deve ancora trovare un equilibrio”.

Come giudica la prova di Hernanes?
“Una prova discreta…”

Nelle ultime gare è sembrato un po’ appannato…
“Direi che tutti i calciatori hanno dei periodi di ottima forma e di calo, fa parte del percorso di un’atleta nel corso di un campionato. Hernanes ha delle grandi qualità, anche se non è mai stato continuo. È anche vero, però, che i calciatori che inventano spesso non hanno una grande continuità”.

L’Italia dell’82 aveva Rossi come ariete, Balotelli può ricalcare le sue orme?
“Balotelli ha un potenziale notevolissimo e lo sta dimostrando in ogni gara, sia in Serie A che in nazionale. Può diventare un grandissimo calciatore e di conseguenza aiutare l’Italia in modo determinante”.

Parliamo di Lazio, i biancocelesti navigano a vele spiegate in Europa, mentre in campionato stanno trovando delle difficoltà… Come se lo spiega?
“Qualche tempo fa avevo detto che mancava un po’ di spirito… La Lazio è una formazione che dà il massimo dove crede di avere difficoltà, quindi con le grandi squadre e nelle gare europee. Quando squadre di fascia inferiore, invece, dimostra di non avere questo spirito e sottovaluta l’impegno”.

Come giudica la stagione di Marchetti? Fino a poco tempo fa sembrava infallibile, ultimamente invece ha commesso qualche errore…
“E’ un buon momento, sta facendo un ottimo campionato, quindi direi che se succede qualcosina ogni tanto fa parte del gioco. Il problema principale, secondo me, è stata tutta la squadra che in alcune partite non ha messo in campo quello spirito necessario per vincere”.

Se lei fosse in panchina, punterebbe sull’Europa League, guardando le difficoltà che sta avendo in campionato?
“Io sono abituato a puntare sempre tutto. Non è semplice puntare solo una cosa. C’è una finale di Coppa Italia che va giocata al meglio sicuramente, ma per il resto bisogna avere la convinzione e lo sforzo mentale sempre alto. Non è possibile tirar fuori tutto oggi e domani no… Le grandi squadre giocano sempre al meglio!”

Osannato, dopo qualche difficoltà iniziale… Come valuta il lavoro di Petkovic?
“Io credo che stia lavorando con un po’ di difficoltà… Non ci dimentichiamo che non può disporre di tre calciatori messi da parte (Zarate, Cavanda e Diakitè ndr) e non è facile lavorare così. Se, come tecnico, ho a disposizione un ragazzo, deve avere le stesse possibilità di ogni altro calciatore. E’ difficile lavorare con giocatori messi fuori, che non hanno nessuna possibilità… Non è bello per nessuno. Non so di chi è la causa o la colpa, ma devo dire che sono situazioni difficili. Oltretutto non è detto che quei calciatori possano esser utili in alcuni momenti della stagione, anche se la stanchezza non deve essere un alibi, Campagnaro, ad esempio, andrà via ma oggi sta giocando…”

Derby, la Lazio rischia il sorpasso?
“Non si sa… E’ tutto da giocare. Credo che il derby possa essere veramente importante nella supremazia di una o dell’altra, è sempre importante, ma il prossimo lo sarà ancora di più”.

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