Euro2020, Belgio – Italia 1-2 | Le pagelle di Lazionews.eu

PAGELLE BELGIO ITALIA – Vincere significava entrare nell’olimpo del calcio Europeo e volare a Wembley per le final four di Euro 2020. A farlo sono stati gli azzurri. Decisivi Barella e Insigne, che con le loro reti hanno permesso all’Italia di raggiungere le semifinali, dove incontrerà la Spagna. Queste le pagelle dell’incontro di Lazionews.eu.

Belgio – Italia, le pagelle degli azzurri

DONNARUMMA 7,5 – Dopo aver rinnovato il record mondiale d’imbattibilità azzurro, gli è rimasta la fissa di non voler prendere gol. Cancella prima a De Bruyne e poi a Lukaku il vantaggio belga. Non può nulla sul rigore del 9 avversario.

DI LORENZO 6,5 – T. Hazard lo fa correre, De Bruyne e Tielemans pensare prima. Ma lui, come Socrate, sa di non sapere e fa quasi tutto al meglio. Quasi, perché la spinta galeotta su Doku rimette in gara il Belgio.

BONUCCI 7 – Per arginare l’esuberanza calcistica di Big Rom, da buoni italiani ci siamo affidati anche alla cabala: contro Bonucci, Lukaku non ha mai segnato. E per farlo dovrà aspettare ancora un po’, almeno fino al prossimo Juventus – Inter.

CHIELLINI 7,5 – Oltre le Colonne d’Ercole poste a guardia del tesoro azzurro, c’è una colonna e basta. Si chiama Giorgio, di mestiere fa il difensore e come hobby ha quello di limitare gli attaccanti più forti del pianeta. Imprescindibile.

SPINAZZOLA 7 – Dopo aver inanellato un duello rusticano con Sterling per gli ‘star of the match’ e fatto preoccupare Flash e Speedy Gonzales, passa una serata più a difendere che ad attaccare. Decisivo su Lukaku, incappa nel finale l’ennesimo infortunio muscolare della sua stagione. Incrociamo le dita.

Dal 79′ EMERSON PALMIERI sv – Entrare a freddo, e soprattutto sostituire Spinazzola, non è stato compito facile. Lo svolge con abnegazione.

BARELLA 8 – Nicolò? Presente! Dopo l’assenza ingiustificata contro l’Austria è tornato carico come una fornace, caldo come la sua Cagliari. Il gol è una gemma azzurra da incastonare nella storia calcistica italiana.

JORGINHO 7,5 – Mentre un tedesco suonava ‘Wonderwall’ ad un falò, nella notte di Monaco un italo-brasiliano giocava a far l’artista. Citazione più che chiara e prestazione tattica, nucleare.

VERRATTI 7 – Il chiavistello per aprire ogni difesa. Compatta la squadra, allunga e affianca Jorginho in costruzione. Sembra trarre linfa e goduria calcistica all’innalzarsi del livello: quando il gioco si fa duro, Marco da Manoppello inizia a giocare.

Dal 73′ CRISTANTE 6 – Mancini sceglie la fisicità del romanista per alzare le barriere azzurre. Mossa vincente.

CHIESA 7 – Dribbla, sorpassa e ri-sorpassa: va talmente veloce che la Ferrari potrebbe pensare di ingaggiarlo per il Gran Premio d’Austria. È l’uomo più in forma dell’Italia e non manca di dimostrarlo anche contro il favoritissimo Belgio. Ora l’azzurro non può che essere tutto suo, altro che arma a partita in corsa.

Dal 90′ TOLOI sv – L’ultimo cambio per smezzare il forcing finale.

INSIGNE 8 – Partita da ‘Wacky Races’: la Macigno-mobile vista con l’Austria ha lasciato nuovamente spazio alla Spaccatutto, la vettura n°10 che grazie alle armi che ha nelle ruote è in grado di superare tutti gli ostacoli. Come in occasione del gol, quando dopo aver saltato un avversario disegna un arcobaleno che non può che spegnersi alle spalle di Courtois. Finalmente il tiro a giro.

Dal 79′ BERARDI sv – Qualche botta qua e là per far passare gli interminabili minuti finali.

IMMOBILE 5 – Vertonghen, Alderweireld e Vermaelen sembrano le Ardenne. È estate, ma nevica e fa freddo sugli altipiani belga, tanto che il motore del laziale s’ingolfa, lasciandolo impantanato nell’area avversaria.

Dal 73′ BELOTTI 6 – Pochi palloni e tanta lotta: serve anche questo.

ALL. MANCINI 9 – Sicuramente fa un certo effetto essere l’allenatore con la più lunga striscia d’imbattibilità nell’ultra-centenaria storia azzurra, eppure il ‘Mancio’ continua a non volersi fermare. Ora la sua Italia è nelle prime quattro d’Europa, con ampio merito.

Daniele Izzo