CONFERENZE STAMPA
Conte: “Numeri incoraggianti, ma il virus non è scomparso. Stanziati 80 miliardi di Euro”
CONTE CORONAVIRUS FASE 3 – Il Premier Giuseppe Conte è intervenuto in conferenza stampa nel primo giorno di fine lockdown. Gli italiani hanno ripreso da oggi a circolare liberamente in tutto il Paese, ma l’emergenza Coronavirus non è finita. Il capo del Governo ha parlato delle misure che verranno adottate nei prossimi giorni per accelerare il pieno ritorno alla normalità.
La conferenza stampa del Premier Conte
“I dati della curva epidemiologica confermano che il controllo del contagio attraverso il sistema messo in piedi sta funzionando. Da quando abbiamo riaperto, un mese fa, i numeri sono incoraggianti. Non ci sono situazioni critiche e non c’è sovraccarico delle strutture ospedaliere su tutto il territorio nazionale. Ci meritiamo il sorriso e l’allegria dopo mesi di duri sacrifici. Il virus, però,non è scomparso. Non abbandoniamo la cautela e continuiamo il distanziamento sociale attraverso le mascherine. La fase acuta è alle spalle, adesso dobbiamo affrontare l’emergenza economica. Abbiamo stanziato 80 miliardi di euro, non era mai successo. A non essere pronto era l’apparato statale. Siamo nella fase finale, serve un confronto reale sulle proposte per la rinascita dell’Italia. La fase di negoziato con l’Europa è stata dura, non si è conclusa, sarà dura fino alla fine. La messa a punto del nostro Paese è ancora più dura, per superare la resistenza al cambiamento e le visioni riduttive”.
Il ritardo degli aiuti economici
“Voglio chiedere scusa per i ritardi nei pagamenti. Ce ne rendiamo conto. La legislazione come detto non era pronta a erogare soldi in maniera così generalizzata. Stiamo intervenendo per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali. Per quanto concerne il turismo posso confermare che i turisti europei possono visitale l’Italia. Dobbiamo anzi promuovere il nostro brand. Dobbiamo promuovere il patrimonio artistico che possediamo. La bellezza dell’Italia in questi mesi non è mai andata in quarantena”.
Conte sulla disoccupazione
“Dobbiamo essere consapevoli. Ho fatto una dichiarazione molto impegnativa nelle scorse settimane. Dissi che lo Stato c’era e che avremmo cercato di non lasciare nessuno indietro. Bisogna fare però delle valutazioni complessive. Anche io non sono soddisfatto di alcune cose e stiamo lavorando tutti i giorni per risolverle. Molti sono ancora insoddisfatti, in un’emergenza di questo tipo servono tantissime risorse. Abbiamo stanziato 80 miliardi, e non è detto che non dovremo presto reintervenire. Stiamo lavorando per un’anticipazione con l’Europa che siano anche più consistenti”.
La scuola
“Avremo una conferenza col Ministro Azzolina per confrontarci. Sicuramente a settembre si tornerà alla didattica in presenza a scuola. Dobbiamo ripristinare una fase di normalità per i nostri studenti che hanno dovuto vivere questo periodo. Abbiamo introdotto un emendamento che consente a tutti i sindaci di poter diventare commissari straordinari per realizzare opere per le strutture scolastiche. Ci aspettiamo scuole più sicure e aule più adatte per tutti”.
Tasse e manifestazioni
“Io ho parlato di riforma fiscale. L’ultima risale a 50 anni fa. Intervenire oggi in modo organico significa renderlo più equo. Bisogna contrastare l’economia sommersa, in modo da reperire risorse per aiutare i contribuenti e far pagare tutti quanti meno. Abbiamo superato la fase più acuta, quindi è giusto che ci sia la possibilità di manifestare il proprio dissenso. L’unica cosa è che vengano rispettate le misure di contenimento e di sicurezza. Giusto e comprensibile di fronte a questo periodo di difficoltà che ci sia gente che abbia voglia di manifestare. Sarebbe un peccato se però nascessero così nuovi focolai”.
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