CORONAVIRUS
Caos tamponi, Lotito chiede un nuovo incontro col procuratore Chiné: la situazione
LAZIO TAMPONI LOTITO – In casa Lazio oltre alle questioni di campo tengono banco le vicende relative all’indagine della Procura Federale sul caso – o forse sarebbe meglio dire il caos , ndr – tamponi e su tutto quello che è accaduto tra ottobre e novembre. Il procuratore federale Giuseppe Chiné si pronuncerà entro lunedi 22 febbraio. Nel frattempo però il Presidente Lotito non sta a guardare. Come riportato stamane dal Corriere dello Sport infatti, il patron biancoceleste avrebbe chiesto un incontro allo stesso Chiné per fare ancora maggior chiarezza sulla vicenda. Vediamo la situazione.
Il caso tamponi-Lazio: Lotito si muove in prima persona
Il nodo, com’è noto, riguarda la mancata comunicazione di alcune positività alle Asl di competenza. Nonché l’allenamento di Immobile del 3 novembre, a poche ore dalla partenza per San Pietroburgo. La Lazio sul primo punto si è sempre difesa sostenendo che non ci fosse alcun obbligo di comunicazione, dato che i test erano stati eseguiti fuori regione, in Campania (al laboratorio Futur Daignostica di Avellino). Sulla vicenda Immobile invece, si punta a ribadire che non era ancora arrivato il risultato delle controanalisi di Synlab, l’ente a cui la UEFA stessa si appoggia per i tamponi. L’obiettivo di Lotito è quello di un patteggiamento. Comprensivo di una multa salata da corrispondere. Qualora invece scattasse il deferimento, inizierebbe una dura battaglia legale tra le parti.
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