DELIO ROSSI: sarà una battaglia di nervi

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – «Quando arrivai alla Lazio il mio sogno era quello di tornare a riempire lo stadio Olimpico di gente – confessa Delio Rossi come riportato dal Tempo – e quella sera, al di là del risultato, raggiunsi il mio scopo. Fu una serata straordinariamente intensa, decisa ai rigori». L’ultimo trofeo vinto dalla Lazio porta la firma dell’attuale tecnico della Sampdoria, allora avversaria della finale di Coppa Italia.

«I rigori? C’è anche questa possibilità – continua l’allenatore della Samp – ma mi auguro che si risolva prima. I rigori sono una lotteria, penso sia più giusto che una delle due squadre possa affermarsi durante i novanta minuti. Non faccio pronostici perché non li ho mai azzeccati, è difficile farne soprattutto perché stiamo parlando di un derby. E il derby, soprattutto a Roma, è una partita indecifrabile. In una sfida come questa è determinante l’aspetto psicologico ed emotivo, è una battaglia che si gioca sui nervi. La Roma nell’ultima parte di campionato mi è sembrata più tonica, ma la Lazio è certamente più esperta. Vincere vorrebbe dire riqualificare l’intera stagione, una sconfitta acuirebbe in modo negativo le considerazioni di un’annata in cui non si è vinto nulla».

«Questo è il derby della vita – afferma senza esitazioni Vincenzo D’Amico, uno che di derby se ne intende – da decenni non arrivava una partita così delicata, così importante, così esaltante. È una finale contro la Roma, allo stadio Olimpico. Non c’è appello: o noi, o loro. Sportivamente parlando ti giochi tutto in novanta minuti. Il ritiro? È stata una scelta della società, la squadra ha fatto bene ad assecondarla. Ma qualora si dovesse fallire l’obiettivo della qualificazione in Europa le colpe andrebbero condivise: bastava poco affinché questa diventasse una stagione importante, ma a gennaio a livello di mercato non è stato fatto nulla».