Dentro la crisi Lazio

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Le cose in casa LAZIO non stanno andando nel verso sperato: quattro punti in meno dell’anno scorso, un tecnico in bilico e un ambiente in fibrillazione. Ma da dove nasce questa crisi? La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) ha cercato di riassumerla in cinque semplici punti:

1) Qual è la differenza più grande tra la squadra di questa stagione e la prima edizione della PetkoLazio?
È il gioco che latita, ancor prima del calo di rendimento dei singoli giocatori. Inoltre manca la certezza di un modulo che possa conferire riferimenti certi alla squadra.

2) Perché la vecchia guardia sta deludendo?
Alcuni sono arrivati a fine ciclo, o molto più semplicemente a un punto di non ritorno della loro storia con la Lazio: Biava, Dias, Klose, forse pure Ledesma. Altri invece sono inevitabilmente condizionati dal Mondiale da giocare a fine stagione.

3) Perché così tanti infortuni?
I molti stop hanno creato una certa distanza tra staff medico e staff tecnico: nel mirino sono finiti i macchinari per la rieducazione usati dalla Lazio, che secondo alcune voci provenienti da Formello sarebbero troppo antiquati, non all’altezza. La preparazione estiva è un altro nodo. Anche se va sottolineato che buona parte degli infortuni muscolari hanno colpito giocatori che hanno uno «storico» importante, dunque soggetti predisposti agli stop: Konko, Lulic, Pereirinha, Vinicius. Tolti Novaretti e Biglia, gli altri guai sono di natura traumatica.

4) È il mercato il peccato originale della crisi?
La società si è mossa con l’obiettivo di ringiovanire un organico che lei stessa considerava logoro. Al di là della delusione Yilmaz, Petkovic aveva chiesto con forza l’acquisto di un attaccante che non è arrivato.

5) C’è il rischio di un anno di transizione?
Guai a pensarlo. Perché se anche le soddisfazioni non dovessero arrivare dal campionato. la Lazio avrebbe in ogni caso tutte le possibilità di fare molta strada in Europa League.