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Digos, fermati 13 ultras laziali per i fatti del 15 maggio
DIGOS ULTRAS LAZIO – Il 15 maggio scorso si giocava allo stadio Olimpico la finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta. I biancocelesti si imposero sui nerazzurri per 2-0 con le reti di Milinkovic e Correa. Se dentro lo spettacolo fu grande, non si può dire che avvenne lo stesso fuori. Prima della partita infatti le due tifoserie si scontrarono e all’altezza di Ponte Milvio si creò una vera e propria guerriglia. Come si legge sul Corriere dello Sport, il Viminale aveva disposto circa 20mila uomini per la gestione dell’ordine pubblico, non abbastanza evidentemente per tenere al sicuro famiglie e bambini accorsi allo stadio.
L’intervento della Digos
A 6 mesi dai fatti la Digos è tornata sull’argomento disponendo 13 misure cautelari ad altrettanti esponenti della tifoseria laziale, tutti appartenenti al gruppo degli Irriducibili. Due di loro, entrambi con precedenti per traffico di stupefacenti e associazione a delinquere, sono agli arresti domiciliari rei di aver aggredito e incendiato una pattuglia della polizia. Per gli altri 11 è stato invece disposto l’obbligo di firma. Ad incastrarli sono state le telecamere dei locali e quelle poste nei pressi dello stadio. A nulla sono serviti sciarpe, cappelli e passamontagna indossati nel tentativo di coprirsi il volto.
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