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La leadership ha un nome e un cognome: Pepe Reina
LAZIO REINA – I tifosi e la stampa hanno ovviamente celebrato gli eroi del Derby: quelli che con le loro giocate, in termni di gol ed assist, hanno consentito alla Lazio di vincere la Stracittadina. Nessuno però si è dimenticato di esaltare le gesta di un altro protagonista: un giocatore che con le sue parate ha tenuto in piedi la vittoria rintuzzando le vellietà giallorosse: Pepe Reina. Il quotidiano Il Tempo ha aperto un focus sulle indiscusse qualità, anche in termini di carisma, del portiere iberico.
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Reina, l’uomo in più della Lazio
Sarebbe sbagliato pensare che Sarri abbia puntato sul suo fedelissimo solo in virtù della pluriennale conoscenza tra i due. L’ex portiere di Liverpool e Bayern Monaco già lo scorso anno eran entrato prepontemente nelle dinamiche dello spogliatoio assurgendo a leader in brevissimo tempo. La sicurezza che infonde Reina ai compagni è direttamente proporzionale al suo palmarès: sterminato. Le qualità puramente tecniche fanno dello spagnolo un regista arretrato molto utile in fase di costruzione. Le parate decisive contro Torino e Roma hanno rafforzato poi la sua posizione nelle gerarchie di Sarri. Al di là della clamorosa papera di Strakosha ad Istanbul nella prima uscita stagionale del portiere albanese. Reina è sempre più al centro della Lazio del Comandante.
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