Tutti agli ordini del Sergente: Milinkovic è pronto a guidare la truppa verso la Champions

LAZIO MILINKOVIC SAVIC CHAMPIONS – Nell’altalenante stagione della Lazio, fatta di grandi imprese ma anche di rovinose cadute, c’è qualcuno che resta sempre in piedi. Che, pur nella bufera, tiene alto il vessillo della squadra. Un punto di riferimento attorno al quale tutti si raccolgono per farsi guidare. Parliamo di Sergej Milinkovic-Savic, il fuoriclasse dell’undici biancoceleste. Certo, durante l’anno, e negli anni scorsi, abbiamo applaudito alle prodezze del bomber Ciro, alle giocate del Mago, alle chiusure di Acerbi, alle scorrbande di Lazzari e Marusic, ma lui è un’altra cosa: lui non cala mai. Nelle vittorie e nelle sconfitte il Sergente è sempre lì. Inzaghi lo sa, e lo sa anche Stojkovic, il CT della Serbia. Il quale ne ha fatto un punto fermo della Nazionale.

Milinkovic-Savic, il condottiero della Lazio nel cammino verso la Champions

Il Corriere dello Sport oggi in edicola approfondisce il tema dell’importanza del serbo nell’economina del gruppo biancoceleste. Il Sergente, già autore di 6 gol e 7 assist in stagione, è anche un inesauribile macina-chilometri con ben 11,5 km di media a partita. Un tassello imprescindibile, certificato dal numero delle presenze in stagione: 33 di cui una sola volta da subentrato. Sono solo tre le gare non giocate, due a causa del Covid. Nella sua esperienza alla Lazio, iniziata nell’estate del 2015, Milinkovic può già vantare 239 presenze totali con 45 gol. In Nazionale Sergej ha già accumulato 21 presenze e 3 gol. Nel recentissimo doppio confronto con Portogallo ed Azerbaijan il serbo è rimasto in campo 180′. Un segnale inequivocabile della sua centralità nello scacchiere tattico di Stojkovic. Nella difficile ma non impossibile corsa Champions, Inzaghi non può fare a meno di lui. Serve una guida in campo, un Generale – più che un Sergente – al quale fare riferimento. Milinkovic, manco a dirlo, ha già risposto presente coi fatti.