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Senti chi parla…della Lazio. Miele: “La Lazio ha sempre ambito a centrare la qualificazione per la prossima edizione dell’Europa League”
SENTI CHI PARLA…DELLA LAZIO – Lo spazio quotidiano dedicato ai commenti dei giornalisti, opinionisti e…
SENTI CHI PARLA…DELLA LAZIO – La nuova rubrica di Lazionews.eu. “Senti chi parla…della Lazio” è lo spazio quotidiano dedicato ai commenti, ai pensieri e alle riflessioni dei giornalisti, speaker radiofonici e opinionisti del mondo Lazio.
Renato Miele, ex biancoceleste oggi dirigente sportivo, è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Channel.
SUL GRUPPO – “Inzaghi sta ragionando da allenatore concreto, proprio come si faceva un tempo. La Lazio ha sempre ambito a centrare la qualificazione per la prossima edizione dell’Europa League e nell’arco del campionato, la squadra biancoceleste si è organizzata e si è preparata per centrare quest’obiettivo. Con pochi ingredienti, il tecnico piacentino è riuscito a condurre un’ottima stagione, lasciando esprimere alla sua squadra un calcio che ricorda quello dei vecchi tempi. La gara con la Sampdoria, nonostante i tanti gol, non mi ha divertito: sembrava una gara d’allenamento.“
SULLA FINALE DI TIM CUP – “La finale di TIM Cup, invece, sarà una partita vera: le due squadre si fronteggeranno non per creare spettacolo, ma per conquistare il trofeo. La Lazio ha gli attaccanti giusti per trovare la via del gol contro la formazione bianconera. Bisognerà valutare la concentrazione della Juventus con la quale si approccerà all’ultimo turno di Coppa Italia, con la finale della Champions League all’orizzonte. Le due compagini si sfideranno molto probabilmente anche in Supercoppa italiana: vincerà chi dimostrerà maggiormente il proprio valore”.
Fabio Caressa, direttore di SkySport 24, è tornato a parlare del gruppo guidato da Inzaghi ai microfoni del noto emittente satellitare:
CHAMPIONS LEAGUE – “Se la Lazio fosse stata consapevole di se stessa prima, perché prima faticava con le grandi, credo che avrebbe potuto pensare anche alla Champions League”.
IL GRUPPO – “E’ un gruppo di grande gamba e tanti meriti spettano a Simone Inzaghi”.
TARE – “Sono anni che il ds Tare costruisce buone squadre, spendendo poco. Con bravura, competenza e onestà si possono fare ottimi acquisiti senza spendere cifre esorbitanti. L’esempio lampante è Milinkovic Savic, a centrocampo domina”.
CENTROCAMPO – “Con Parolo e Biglia in Serie A significa aver la miglior mediata, insieme a quella della Roma. Quindi grandi complimenti ad una squadra che per certi tratti ha entusiasmato, ma sa anche difendere. Vive di strappi con Keita e Felipe, sono imprendibili”.
Giancarlo Morrone, ex giocatore ed allenatore biancoceleste, è intervenuto su Elle Radio per fare il punto sulla Lazio di questa stagione:
MOMENTO – “Questo è un momento molto felice, ci sono state soddisfazioni particolarmente importanti a partire dal derby. Simone Inzaghi ha capito bene come affrontare questa importantissima sfida ed è il principale artefice di questa supremazia sui giallorossi vista nelle tre partite recentemente disputata. Spalletti non è riuscito a trovare le giuste contromisure, la Lazio sta regalando grandi soddisfazioni ai tifosi. Il merito maggiore è l’aver saputo valorizzare giocatori come Keita, Lukaku, Felipe Anderson ed aver portato ai massimi livelli Biglia e Milinkovic-Savic.”
SIMONE INZAGHI – “Sicuramente sì, questa esperienza gli ha facilitato il compito, ma contano molto anche le capacità personale. Se non si è preparati mentalmente l’ambiente non regala nulla: Inzaghi sta dimostrando di essere nato per fare l’allenatore. E’ estremamente meticoloso, sa studiare al meglio tutte le situazioni e i frutti di questo lavoro sono evidenti.”
IL SEGRETO DELL’ALLENATORE – “Non conosco nello specifico le metodologie dello staff di Inzaghi, ma i collaboratori del tecnico della Lazio sono assolutamente di primo livello. Ha saputo creare un gruppo che sa aiutarsi l’uno con l’altro, non ci sono divergenti e se c’è da tirare un rigore ognuno pensa a privilegiare il compagno. I numeri dell’attacco sono il simbolo di come la squadra stia girando alla perfezione in tutti i reparti.”
KEITA – “Sicuramente se la Lazio riuscisse a farlo restare a Roma sarebbe importantissimo, anche se ho letto che lui ha parlato di anni meravigliosi passati alla Lazio, come se fosse già sul piede di partenza. Ha la capacità di spaccare le partite, è un giocatore che sicuramente restando farebbe il bene della Lazio.”
BIGLIA – “Da argentino penso di lui tutto il bene possibile, è un giocatore che non deve dimostrare niente, titolare inamovibile nella Nazionale argentina. A volte è stato frenato dagli infortuni ma quando è al 100% è un giocatore assolutamente fondamentale per la Lazio.”
FIORENTINA-LAZIO – “La Lazio deve fare la sua partita, può essere una partita utile per allenarsi, c’è tempo per recuperare mercoledì ed arrivare al massimo creando ulteriore entusiasmo. La Lazio ha la qualità per andare a vincere a Firenze ed arrivare al massimo nel caso in cui la sfida contro la Juventus ci fosse mercoledì 17.”
FINALE DI COPPA ITALIA – “Non credo che Inzaghi prenderà contromisure particolari. Affrontare la Juventus è sempre un impegno durissimo, ma i bianconeri verranno da un bel tour de force, dopo aver affrontato il Monaco e la Roma. Una finale va vinta ad ogni costo e i calcoli servono a poco, secondo me Inzaghi giocherà come ha affrontato la Roma, sia in Coppa sia in campionato.”
SECONDO POSTO – “Molto dipenderà da domenica prossima, sicuramente il Napoli a mio avviso gioca il miglior calcio d’Italia e meriterebbe il secondo posto, se la Roma non dovesse battere la Juventus la chance per la squadra di Sarri sarebbe davvero grande.”
Xavier Iacobelli, giornalista italiano, è intervenuto su Elle Radio per commentare lo straordinario periodo di forma della compagine guidata da Simone Inzaghi:
INZAGHI – “Già nelle sette precedenti partite della scorsa stagione il tecnico aveva dimostrato di che pasta fosse fatto. Si è dimostrato poi il valore aggiunto di una stagione strepitosa per la Lazio, meritando assolutamente la considerazione e gli applausi che sta ricevendo. Se fosse arrivato Bielsa sarebbe andato a Salerno, la sua tenacia e la sua voglia di allenare la Lazio l’hanno portato fino a questo punto e depone moltissimo a suo favore. Ha parlato il campo: il suo spirito di lazialità, di identità e di attaccamento alla maglia hanno risvegliato tutto l’ambiente. Non è stato certamente un cammino facile, sin dall’estate in cui si è trovato subito alle prese con il caso Keita”.
LAZIO-SAMPDORIA – La goleada alla Sampdoria è solo l’ennesima tappa di un processo di crescita collettivo, testimoniato dall’enorme numero di calciatori che sono riusciti ad andare in gol ed il livello e la qualità del gioco raggiunti. Adesso tocca alla società dimostrare che il salto di qualità è stato fatto e debba e possa essere consolidato con una oculata campagna acquisti, in primis tentando di trattenere un talento come Keita.”
FINALE COPPA ITALIA – “I bianconeri ora sono nel mezzo di un periodo molto intenso, ora dovranno innanzitutto blindare l’accesso alla finale di Cardiff nel ritorno contro il Monaco in Champions. Poi la partita contro la Roma ed una finale in cui la Lazio si giocherà sicuramente la finale fino all’ultimo minuto. La Lazio si è guadagnata la finale contro l’avversaria che da sei anni domina il calcio italiano, e l’ha fatto portando in prima squadra giovani che Simone Inzaghi ha iniziato a valorizzare quando allenava la Primavera e questo è un grandissimo punto di merito.”
LA ROSA – “Sicuramente Immobile, anche perché è stato un grande affare considerando quanto è stato pagato. Quindi Keita e… Berisha. Sembra un’affermazione paradossale, ma il suo passaggio all’Atalanta è stato la chiave per l’esplosione di Strakosha, che nel derby ha dimostrato quanto vale e quali potenzialità abbia realmente. Ha evidentemente imparato molto dallo stesso Berisha e da Marchetti.”
STRAKOSHA PER IL FUTURO – “Asssolutamente sì, quando un giovane risponde a certe sollecitazioni con questa personalità merita assolutamente grande fiducia e può sostenere a tempo pieno il ruolo di titolare.”
Raffaele Sergio, ex difensore biancoceleste dalla stagione 1989 al 1992, è intervenuto ai microfoni della radio ufficiale della Lazio:
STAGIONE – “Questa è stata un’annata stupenda, straordinaria. Non era preventivabile. È stata brava la Società, così come l’allenatore. Tutte le componenti hanno fatto sì che si potesse aprire un ciclo”.
ROSA – “La rosa è stata valorizzata, creando un giusto mix al proprio interno. È difficile trovare qualcuno che non abbia dato il proprio contributo”.
SQUADRA – “La squadra sta bene fisicamente e mentalmente, in campo ha trovato un equilibrio. Inzaghi non si è focalizzato su un solo modulo ma ha sempre trovato la giusta soluzione in base alle varie situazioni, basti vedere il doppio derby di TIM Cup. Nella finale secca non si sa mai cosa può accadere, anche se la Juventus parte favorita, perché è una squadra forte”.
ALLENATORE -“Il tecnico è stato bravo a inserire tutti i vari elementi nel momento giusto. Lukaku è stato accolto dallo scetticismo generale e ora sta convincendo tutti. Il belga si è inserito bene: è bravo a difendere ma fornisce anche spinta in avanti. L’allenatore ha valorizzato il patrimonio della rosa, oltre ad aver dimostrato la propria bravura sul campo. Anche chi sta fuori è molto attaccato alla causa e si fa trovare pronto in ogni minima occasione”.
IMMOBILE – “Non mi aspettavo un Immobile fossi così prolifico, anche se sapevo sarebbe stato un buon innesto. Ha trovato fiducia, è giovane ed è un grande attaccante”.
FUTURO – “La squadra è cresciuta tanto anche nei singoli reparti, ma può fare ancora di più. In particolare, il pacchetto arretrato è composto di tutti calciatori che potrebbero giocare titolari; in mediana e in attacco ci sono giocatori di qualità. Il prossimo anno, la Lazio potrebbe provare ad arrivare in Champions”.
FIORENTINA-LAZIO – “Domenica, contro la Fiorentina, farei riposare qualcuno per prepararmi al meglio in vista della finale di TIM Cup e speriamo di portare a casa il trofeo”.
Roberto Bacci, ex difensore biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.
SUL DERBY – “Questo derby è stato una sorpresa, non pensavo si potesse giocare così bene sotto tutti i punti di vista. È stata una grandissima Lazio, ha giocato a calcio, non c’è stata partita, una grande prestazione. Nel derby di solito le emozioni giocano brutti scherzi, invece veder giocare così bene la squadra biancoceleste è sintomo di maturità. Voglio fare i complimenti al mister e a tutti i ragazzi per la prestazione, ci hanno fatto impazzire!
SULLA SIMULAZIONE – “L’episodio del rigore è stato brutto, una simulazione del genere non ha senso. Sorprende che il corpo arbitrale non abbia visto una cosa del genere. Anche ad azione normale si era capito che non c’era stato il contatto. Per fortuna che l’episodio non ha condizionato la partita. C’era un rigore netto su Lukaku“.
SUL GRUPPO – “Quando manca Immobile è un dispiacere ma Keita sta bene, è in forma. Gioca il derby senza preoccupazioni, nella sua incoscienza riesce a fare prestazioni di livello. Questo tipo di giocatori sono pericolosi per gli avversari. Davanti da solo non pensavo riuscisse a tenere la difesa della Roma così in pericolo in ogni azione. Il mister ha impostato bene la gara. È una partita che sarebbe potuta finire in goleada. La bravura dei giocatori biancocelesti è che possono assetto tattico a partita in corso, sono duttili”.
Moreno Mannini, ex bandiera della Sampdoria, è intervenuto a Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air per dire la ‘sua’ riguardo la sfida tra Lazio e blucerchiati:
INZAGHI – “Mi piace moltissimo, credo sia la squadra che con il Napoli sta giocando il miglior calcio in Italia. Ha vinto il derby con grande merito soprattutto dimostrando di saper produrre un grande gioco.”
MERITI – “Ha saputo creare un gran bel gruppo, i giocatori sono davvero molto affiatati. In estate i tifosi laziali si aspettavano un nome più altisonante in panchina, lui ha avuto la capacità di dimostrare anche agli scettici la sua bravura e merita tutte le gioie e le soddisfazioni che stanno arrivando.”
PASSATO DA CALCIATORE – “E’ un’esperienza vissuta importante, che può essere trasmessa ai calciatore. Inzaghi sa bene come deve comportarsi con i suoi giocatori perché ha passato personalmente tutti i momenti che un ragazzo in campo può vivere, per giunta nello stesso ambiente della Lazio. Un bagaglio d’esperienza fondamentale.”
LAZIO-SAMPDORIA – “E’ una squadra difficile da affrontare, sa giocare un gran calcio e Giampaolo dal canto suo sta facendo un ottimo lavoro. I blucerchiati hanno il vantaggio di non avere la pressione della classifica, i genovesi potranno fare il loro gioco anche se l’assenza di Schick potrebbe essere pesante nella fase offensiva.”
I TERZINI – “Sicuramente la classifica dà ragione al loro utilizzo e alle loro prestazioni. Per produrre questo calcio e sfoggiare questi numeri, vuol dire che la Lazio può contare su una difesa che sta facendo il suo lavoro egregiamente. Basta è stato poi protagonista anche con il gol nel derby, una straordinaria soddisfazione.”
IMMOBILE – “Io dico sempre che sono i numeri a parlare per un giocatore, le esperienze all’estero avevano fatto passare quasi come casuale l’anno da capocannoniere al Torino, invece il valore di un giocatore si vede sul lungo termine e credo che Immobile si stia prendendo rivincite importantissime sia con la maglia della Lazio, sia con la maglia della Nazionale.”
GIOCATORE PREFERITO – “Sicuramente Parolo perché è un giocatore che a volte si vede poco in campo ma in realtà svolge un lavoro sempre fondamentale, senza risparmiarsi mai.”
JUVENTUS – “Io la vedo addirittura come favorita nella competizione, ha la difesa migliore anche in Europa e credo sia la squadra più solida e pronta per alzare al cielo la coppa. Non vedo molti punti deboli in una squadra che anche in attacco può sfoggiare talenti impressionanti e in porta vanta il miglior numero uno del mondo.”
MILANESI – “Credo sia l’Inter ad aver deluso di più, perché nelle potenzialità era sicuramente superiore al Milan sin dall’inizio della stagione, poi molte cose non hanno funzionato. I rossoneri hanno chiuso un ciclo ed ora dovranno provare a tornare ai massimi livelli, ma la squadra attuale non era all’altezza del blasone storico del club.”
SECONDO POSTO – “Se dovessi pensare psicologicamente alle condizioni delle due squadre direi il Napoli, quando la squadra di Sarri è al massimo è difficilissima da battere. La squadra di Spalletti paga la fatica fatta negli scontri diretti, è in un momento decisamente peggiore rispetto ai partenopei e nelle prossime due partite contro Milan e Juventus dovranno dimostrare di avere una grande forza di reazione.”
Fabio Caressa (Sky Sport) – “La Juventus vincerà la Champions League e il campionato, ma non la Coppa Italia. La Lazio è molto forte e sta facendo molto bene”.
Beppe Materazzi, ex mister della Lazio, intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia:
INZAGHI – “Come tattico riesce bene sia nella selezione dei titolari che nella gestione dei cambi. Spero abbia preso da me l’umanità con cui trattare tutti. Non ho dubbi su questo vedendo come gestisce i giovani. Sulla Lazio del derby credevo molto. Ha messo tre difensori centrali che in apparenza può sembrare assurdo avendo solo Dzeko da marcare. Invece scalando bene marcavano anche altri”.
IMMOBILE – “Credo che con Immobile davanti e Keita dietro ci sarebbe stata una presenza maggiore in attacco. Non possiamo sapere se si sarebbe vinto ugualmente. Aggiungiamo poi il fattore sviste arbitrali. Gli sconfitti qui hanno avuto sul piatto della bilancia anche un rigore regalato. L’ha fatto per far pensare agli altri la marcatura di questo giocatore ritrovandosi invece un avversario più penetrativo palla al piede. Io penso che comunque la Lazio avrebbe vinto anche con Ciro”.
DERBY – “I biancocelesti appena hanno preso confidenza con la gara dopo i primi minuti di schiacciamento hanno regalato una prestazione superba in 35 metri, pronti a ripartire. Roma condizionata dai derby di Coppa Italia”.
FUTURO – “Strakosha ha compiuto tre grandi miracoli, non dimentichiamoci di lui. Sta comunque migliorando e a questo punto lo terrei da titolare per il prossimo anno. Tutta la squadra si è espressa ad alti livelli”.
CRESCERE – “La Lazio deve aumentare la propria autostima. Mantenendo la rosa servono 2-3 ricambi aggiuntivi. A centrocampo ad esempio sono ancora troppo giovani le alternative. Serve qualcuno tipo Biglia. A quel punto potrà giocarsela con tutte”.
GIOCATORI IN USCITA – “Secondo me bisogna tenerli. Una squadra di livello con le coppe davanti dovrebbe confermarli. Se invece manca proprio la volontà del giocatore non c’è da fare tira e molla. Ciao, arrivederci. Bisogna elogiare Lotito e Tare nonostante le critiche passate. Dei due è più difficile da sostituire Keita perché sta esplodendo”.
Mario Sconcerti, giornalista RAI e commentatore delle pagine sportive del Corriere della Sera, a Rai Premium:
“La Juventus è la squadra più completa d’Italia, al secondo posto vedo la Lazio che ha giocatori giusti al posto giusto. Spalletti ha messo il suo destino nelle mani di Lazio e Juventus, ha detto che senza titoli se ne sarebbe andato e ora deve mantenere le sue promesse, nonostante abbia fatto molto bene”.
Giampiero Mughini, opinionista juventino, durante la trasmissione Tiki Taka News, ha commentato così l’episodio dei manichini con le maglie dei giocatori giallorossi appesi di fronte al Colosseo:
“In un primo momento ero allibito, perché mai mi sarebbe venuto in mente di appendere i manichini. Loro hanno fatto un ‘happening macabro’, qualcosa di pessimo gusto, però si è visto di peggio a Roma, come quando un razzo, partito dalla Curva Sud, uccise Vincenzo Paparelli in un derby dell’ottobre del 1979. Sicuramente non è un gesto da giustificare, ma non mi pare un atto criminale, non ci vedo nulla di così ‘gangsteristico’.”
Roberto Rambaudi, allenatore di calcio, commentatore televisivo ed ex calciatore, intervistato da Radiosei ha dichiarato:
“La finale arriva al momento giusto, serve una preparazione perfetta”.
“Non è una Lazio ‘zemaniana’, quando giocavamo noi era un altro calcio ed un’altra qualità. Nulla da dire a questi calciatori, ma il livello era migliore. La Lazio è in crescita, abbiamo nuovamente visto un atteggiamento ed un approccio giusto. E’ stato raggiunto l’obiettivo, una buona maturità ed ora si deve pensare sempre a migliorare. Ieri ha vinto una gara contro una squadra un po’ in flessione mentale, ma non conta, è stata una superiorità schiacciante. Ora si pensi a mantenere il quarto posto ed affrontare al massimo la Juventus. E’ la più forte in tutto, per vincere serve la gara perfetta, togliendo a loro i propri punti di forza ed inibendo i giocatori più importanti ed imprevedibili. Serve una gara perfetta a livello tattico, per poi esprimere le qualità di Keita e compagni. La gara con la Juventus arriva al momento giusto anche per questione di calendario, va preparata bene anche scegliendo bene chi deve giocare con la Fiorentina”
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