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BROCCHI: “Lazio, questa è la mentalità da grande squadra. Cataldi? Non c’è nessuno come lui in giro…”

L’ex biancoceleste parla anche di Anderson: “La cosa che mi sta colpendo positivamente, oltre alle indiscusse doti tecniche, è l’umiltà con la quale sta vivendo il momento”…

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NOTIZIE LAZIO – Ai microfoni di Elle Radio, nel corso della trasmissione radiofonica “I Laziali Sono Qua“, Cristian Brocchi, ex centrocampista della Lazio dal 2008 al 2013 ed attuale tecnico della Primavera del Milan, ha parlato del momento che sta vivendo la truppa di Pioli:

Cristian ti aspettavi di vedere la Lazio così in alto in classifica a questo punto della stagione?
Forse no, ma bisogna dire che è dall’inizio dell’anno che la squadra gioca un grande calcio. Lo faceva anche quando non arrivavano i risultati. Pioli sta portando avanti un progetto importante e sono molto felice che le cose stiano andando nel migliore dei modi.

Cos’è che ti colpisce di più quando vedi giocare la squadra?
La mentalità che hanno acquisito questi ragazzi. Ormai sai che ogni volta che scende in campo la Lazio ci sarà da divertirsi e da gustarsi una bella partita. I calciatori hanno piena consapevolezza della propria forza e lo dimostrano sul campo.

Da ex collega di reparto ci dai un tuo parere sui centrocampisti della Lazio?
Mi sembrano tutti grandi giocatori. Personalmente sono molto contento che Biglia si stia ritagliando un ruolo determinante in questa Lazio. Mi dispiaceva molto quando l’anno scorso veniva criticato o non aveva modo di giocare con continuità. Per me, nel suo ruolo, è uno dei migliori. E’ stato bravo Pioli a consegnarli del chiavi del centrocampo, vicino a lui fanno bella figura anche i suoi compagni. Mi piace anche Marco Parolo, un giocatore molto intelligente che sa far bene sia la fase offensiva che quella difensiva.

Nel giro di pochi mesi si è riaperta completamente la corsa al secondo e al terzo posto. Secondo te, tra le tante contendenti, quali sono le due squadre più accreditate a raggiungere questo obiettivo?
In questo momento mi sembra che la questione possa volgere a favore delle due squadre di Roma. La Lazio deve solo continuare a rimanere concentrata e a non abbattersi se dovesse arrivare qualche battuta d’arresto da qui alla fine della stagione. La Roma ha avuto un crollo derivato dal fallimento di tutti gli obiettivi che si era prefissata ad inizio stagione, ma la vedo leggermente avvantaggiata rispetto al Napoli, che resta comunque una squadra da temere.

Avendo visto tanti campioni nel corso della tua carriera, cosa pensi di Felipe Anderson?
E’ un ottimo giocatore. La cosa che mi sta colpendo positivamente, oltre alle indiscusse doti tecniche, è l’umiltà con la quale sta vivendo il momento. E’ un valore aggiunto per la Lazio e viceversa, nel senso che giocare in un’orchestra così armoniosa come quella messa sù da Pioli sta rendendo le cose più semplici anche a lui.

Chiudiamo con una delle note più belle di quest’anno, l’esplosione di Danilo Cataldi. Per te è esagerato pensare a lui come futuro centrocampista di riferimento per la Nazionale?
Io penso che quando un ragazzo così giovane dimostra di avere talento e personalità bisogna solo che essere contenti. Non ce ne sono tanti di giocatori italiani così pronti alla sua età. Sono convinto e glielo auguro con tutto il cuore che il suo nome sarà nelle liste dei convocati per i prossimi dieci anni.

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